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L’importanza dell’attenzione nel calcio

Il calcio è uno sport di squadra dinamico e complesso, in cui i giocatori devono essere in grado di prendere decisioni rapide ed accurate in condizioni di alto stress psico-fisiologico. E in campo l’attenzione è un fattore cruciale per raggiungere la miglior esperienza competitiva possibile.

L’attenzione è un processo cognitivo fondamentale che consente di concentrarsi su uno stimolo o un’attività specifica, escludendo altre fonti di input o distrazioni. È un elemento chiave per la percezione, la memoria, il pensiero e l’apprendimento. Ed è proprio questa capacità di prestare attenzione consapevolmente a determinati aspetti dell’ambiente o della propria esperienza interiore ad essere essenziale per il funzionamento della mente umana. Una buona capacità di attenzione consente infatti di gestire in modo più efficiente le informazioni e le attività, migliorando la performance e riducendo gli errori.

Immagina la mente umana come un potente telescopio, in grado di scrutare il vasto universo delle idee e dei concetti. Le stelle, in questa metafora, rappresentano le molteplici informazioni e conoscenze che possono essere scoperte attraverso l’uso del telescopio mentale. Quando la mente è chiara e concentrata, il telescopio è ben calibrato e può cogliere le stelle più lontane e sfuggenti, rivelando nuovi mondi e orizzonti mai esplorati. Ma se la mente è confusa o dispersa, il telescopio potrebbe non riuscire a individuare le stelle più deboli, e il panorama celeste apparirà confuso e offuscato. La pratica sta nell’uso sapiente del telescopio, in grado di cogliere le stelle più remote e i loro intricati dettagli, aprendo le porte a una comprensione più profonda del vasto universo delle idee e della conoscenza.

Nel calcio, l’attenzione è necessaria in tutte le fasi del gioco, sia in fase di possesso che in fase di non possesso. In fase di possesso, un’attenzione costante consente ai giocatori di rilevare rapidamente i comportamenti degli avversari e di eseguire passaggi intenzionalmente consapevoli per gestire tempo e spazio nel mantenimento e nello sviluppo del gioco attraverso decisioni rapide e intelligenti. Durante la fase di non possesso, un’attenzione allenata consente ai giocatori di posizionarsi rapidamente nel marcare o anticipare gli avversari chiave, riducendo così le possibilità di concedere tempo e spazio di sviluppo di gioco all’avversario. Promuovere un’attenzione costante durante tutto il gioco è essenziale anche per mantenere l’intensità e la coesione della squadra, consentendo all’individuo di adattarsi rapidamente alle variazioni del contesto nell’essere pronto nello sfruttare al meglio le opportunità che sarà in grado di vedere.

Ma “attenzione”! Il processo attentivo si suddivide in altri sotto-“meccanismi” specifici. E’ importante conoscerli perché ognuno di questi ha una sua attivazione e una sua funzione, che viene scelta e modulata dall’esperienza e che si adatta al compito che ci viene richiesto:

  • attenzione selettiva: questo tipo di attenzione consente di concentrarsi su un particolare stimolo o attività, ignorando le altre fonti di distrazione presenti nell’ambiente circostante
  • attenzione sostenuta: si riferisce alla capacità di mantenere la concentrazione su un’attività specifica per un periodo prolungato di tempo, nonostante la presenza di distrazioni o noia
  • attenzione divisa: è la capacità di distribuire l’attenzione su più attività contemporaneamente ed è richiesta quando si devono gestire più compiti contemporaneamente, come ad esempio parlare al telefono e prendere appunti
  • attenzione alternante: si riferisce alla capacità di passare in modo efficiente e rapido da un’attività all’altra, spostando l’attenzione tra più compiti o fonti di informazione
  • attenzione esecutiva: è un tipo di attenzione che coinvolge la capacità di pianificare, organizzare, regolare il comportamento e risolvere i problemi

Ma se l’attenzione è così importante, si può allenare?

Certamente. E non solo, come vedremo, attraverso compiti ad hoc davanti a software specifici, ma anche in campo. Una cosa in cui credo fortemente è la presenza di uno psicologo dello sport in campo, che pianifica allenamenti, osserva e valuta. Questo può aiutare gli allenatori, attraverso una comprensione profonda di quello che avviene nella mente del giocatore, ed in questo caso specifico, aiutarli a decidere come allenare il suo stile attentivo. E con quali esercitazioni farlo.

Qui di seguito, in caso tu voglia approfondire, vi lascio alcuni studi scientifici:

  • Reigal et al. Effects of a Computerized Training on Attentional Capacity of Young Soccer Players. Front Psychol (2019): gli autori, dopo aver raccolto i dati di allenamento composto da specifici esercizi informatici, suggeriscono che il miglioramento delle capacità attentive potrebbe contribuire a una migliore prestazione dei calciatori migliorando la reazione in situazioni di gioco complesse
  • Cabral de Andrade et al. The Attention as a Key Element to Improve Tactical Behavior Efficiency of Young Soccer Players. Revista de Psicologia del Deporte (2020): gli autori hanno mostrato che l’attenzione è positivamente associata all’efficienza tattica dei giovani calciatori. Alti livelli di attenzione consentono di mostrare migliori risposte riguardo alle azioni tattiche durante il gioco
  • Papanikolaou, Z. Attention in Young Soccer Players: The Development of an Attentional Focus Training Program. Journal of Life Sciences (2011): l’autore, attraverso uno specifico programma di allenamento attentivo, ha evidenziato l’impatto positivo sulle capacità di attenzione dei giovani calciatori. Quelli nel gruppo sperimentale che hanno seguito questo programma hanno dimostrato miglioramenti significativi nella capacità dei giocatori di essere consapevoli dell’ambiente circostante, di analizzare e pianificare le azioni durante il gioco

E ti aspetto per la lettura del prossimo articolo dove ti proporrò alcune proposte pratiche da mettere in campo!

Alessandro Turchetti Dellagiacoma

Allenatore UEFA B e Psicologo dello Sport, Laureato in Psicologia in Gestione e Formazione delle Risorse Umane, Master II livello di Consulenza Filosofica, Barça Coach Academy, Corso Neurobiologia FC Barcelona Hub, Diploma Osservatore a Coverciano. Ora è psicologo e formatore per FIGC, CONI, atleti e società el territorio.

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